Bando Borghi PNRR
Se avete fretta e volete sapere subito cosa possiamo fare insieme per questo bando, allora potete andare in fondo. Ma la fretta non è mai buona consigliera.
Oltre 200 comunità potranno spiccare il volo
Circa 2,5 mln di euro in ogni comune con meno di 5000 abitanti.
Questo, e non è un errore, è quanto prevede la Linea B per ogni comune che presenterà un progetto di sviluppo territoriale meritevole di finanziamento.
Con un importo tale sarà possibile costruire il domani di una comunità intorno ad un’idea e un progetto che guardino alle persone e ai loro bisogni, creando le premesse per una buona occupazione, nuove opportunità imprenditoriali e migliori condizioni di vita sociale.
L’occasione del PNRR è ora
Nelle premesse, nel testo degli articoli del bando, nell’assegnazione dei punteggi e, non ultimo, nei vari interventi video e nei comunicati, iniziando da quelli del Ministro, si pone l’accento sul ruolo centrale della comunità.

Tornando ai 2,5 mln qualcuno potrà dire che sto dando i numeri, perché il finanziamento massimo per ogni comune è di 1,6 mln, aumentato del 30% per ogni comune aggregato (fino ad un massimo 3).
Questo è vero per la parte pubblica, ma nel conto vanno inseriti anche i 200 mln di aiuti alle imprese che sono o si insedieranno nei comuni selezionati, il che significa circa 900mila euro per ognuno dei comuni destinatari dell’aiuto pubblico. E quindi circa 2,5 mln complessivi: una manna dal cielo di questi tempi.
Grandi sogni e idee uniche per progetti ambiziosi
L’eccezionalità del momento storico, la voglia e la necessità di riprendersi da questo periodo difficile e gli importanti aiuti a fondo perduto che provengono dal PNRR impongono scelte decisive.
Sicuramente già ci sono in campo progetti validi e originali, tante vocazioni diverse e idee di sviluppo che vanno in direzioni differenti.
L’Italia è ricca di fantasia e professionalità e qualche idea potenzialmente originale potrebbe essere anche nella testa di chi scrive e a disposizione di chi potrebbe aver voglia di condividere un percorso.
E per quei borghi che non rientreranno nei finanziamenti di questo bando?
La vita continua, e se si ha un’idea chiara e definita bisogna portarla comunque avanti con entusiasmo e decisione.
E se questa idea è anche unica, allora si creeranno altre importanti occasioni.
Confrontatevi con chi volete,
ma fatelo ora, pensando in grande
COSA POSSIAMO FARE INSIEME
- Condividere una strategia di sviluppo e costruire il progetto
- Inserire un grande evento (o più eventi) tra gli interventi ipotizzati
- Implementare la strategia con momenti formativi
- Prevedere servizi informativi per i visitatori
La cosa più importante e decisiva potrebbe rivelarsi condividere un’idea nuova di sviluppo, basata sulla costruzione di un’identità unica.
I tempi sono stretti, anzi strettissimi, ma se ci diamo da fare possiamo farlo, anche se ognuna delle 3 idee già sviluppate presentano alcuni caratteri di complessità legati all’unicità assoluta che rivestono.
Una, in particolare, presuppone un bel lavoro di squadra ma che potrebbe rivelarsi estremamente stimolante per il grande obiettivo che persegue.
Considerato il ruolo fondamentale che grandi eventi hanno all’interno di una strategia di sviluppo e promozione, possiamo valutare che tipo di evento potrebbe dare il suo contributo al progetto già in fase di sviluppo.
In maniera più rapida, possiamo valutare di inserire i percorsi in-formativi per stimolare una mentalità nuova in tema di sviluppo territoriale, creazione e promozione di una destinazione turistica e organizzazione di eventi.
Infine, se avete bisogno di strumenti informativi a servizio dei visitatori, alcune soluzioni a basso costo e alto impatto possono andare a completare la vostra strategia di promozione.
Tutto, ovviamente, partendo da un’analisi generale della situazione attuale e degli obiettivi futuri del territorio.
Ci sono 3 idee portanti
INNOVATIVE
UNICHE
ORIGINALI
Una ha il fascino delle favole
Una unisce brivido e cultura
Una è ancestrale e futuristica
Tante altre intuizioni potrebbero venire dalla comunità,
è il momento di tirarle fuori